Sanità all’estero

Sanità all’estero

Sanità all’estero

Stai pensando di trasferirti all’estero e sogni di trascorrere buona parte dell’anno in una località da sogno, con un clima mite e un costo della vita bassissimo?

Non è nostra intenzione distoglierti dal tuo sogno ma prima di partire, valuta bene la questione sanitaria soprattutto se sei un pensionato, cioè una persona, ahimè, non più giovane.

Valutare il costo delle cure sanitarie.

Una delle problematiche più ricorrenti tra gli italiani all’estero riguarda proprio le cure sanitarie.

Il nostro Paese è all’avanguardia da questo punto di vista. La sanità italiana è accessibile quasi gratuitamente a tutti i cittadini e checché se ne dica, vanta una qualità altissima dei servizi forniti.

Sei sicuro che si possa dire lo stesso del paese in cui andresti a vivere?

La questione è complessa. Non sono molti gli Stati del mondo che possano vantare una sanità di eccellenza.

All’infuori del mondo occidentale, quello più ricco, in effetti la sanità è scadente, perlomeno quella pubblica. Sempre che quest’ultima esista e che venga fornita anche ai cittadini stranieri.

Per esempio, senza pensare per forza a un paese del terzo mondo, sappiamo che gli Stati Uniti forniscono assistenza sanitaria gratuita solamente ai pensionati, ai cittadini più poveri e ai veterani di guerra.

Gli altri hanno teoricamente accesso solo alle cure di emergenza e devono per il resto contrarre una polizza sanitaria privata.

Gli stranieri non hanno accesso alle cure mediche, se non a pagamento.

Ed è capitato che italiani in vacanza negli Stati Uniti abbiano dovuto ricorrere per qualche ragione a un ospedale (pensate al caso malaugurato di un incidente) e si siano visti recapitare a casa una fattura stratosferica.

Una polizza sanitaria spesso è necessaria.

Se vai in vacanza all’estero, ti basteranno poche decine di euro per coprirti dai rischi sanitari con la contrazione di una polizza ma il discorso cambia se devi trasferirti. Avrai bisogno di una copertura per tutto l’anno e potrebbe costarti molte centinaia di euro per persona.

Se sei un pensionato e pensi di andare a vivere fuori dai confini nazionali per approfittare della tassazione di vantaggio di questo o di quel paese, dovresti valutare anche questo importante aspetto.

L’idea che, in caso di bisogno, puoi sempre tornare in Italia a curarti, è fuorviante. Infatti, se trasferisci la residenza all’estero, devi iscriverti all’AIRE (Anagrafe per gli Italiani all’Estero) e devi cancellare la residenza nel Comune italiano in cui sei vissuto.

Se torni in patria per curarti, sappi che potrai accedere alla sanità statale solo per 90 giorni senza l’assegnazione del medico di famiglia. Superato tale periodo, avrai accesso alle sole cure di emergenza.

Infatti, per lo stato italiano la sanità spetta solo ai cittadini residenti sul territorio nazionale e ai lavoratori distaccati all’estero.

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Nessun problema nell’Unione Europea.

Quindi, cosa fare? Se vai a vivere in uno stato dell’Unione Europea, il problema quasi non si pone.

Avrai diritto automaticamente alle cure sanitarie del paese ospitante. I diritti dei cittadini comunitari sono equiparati in tutta l’area e questo è un grande vantaggio.

Certo, anche nel nostro continente c’è sanità e sanità. Tuttavia, possiamo affermare che in linea di massima la qualità è medio-alta un po’ ovunque nell’Unione.

I paesi dell’Est Europa, invece, a volte sono noti per essere all’avanguardia in specifici servizi, come l’odontoiatria o l’oculistica ma spesso sono carenti nella qualità dei servizi ospedalieri generici.

Provate a immaginare di dovervi ricoverare in un ospedale pubblico bulgaro…

A maggior ragione il problema sorge se intendi trasferirti fuori Europa, magari in qualche paese povero.

Devi informarti innanzitutto se l’accesso alla sanità pubblica è garantito per gli stranieri perché non sempre è così.

Le cliniche private.

In quasi tutti i paesi esiste però un sistema efficiente di cliniche private. Sono destinate alla ristretta fascia di popolazione privilegiata che dispone dei mezzi economici necessari ad accedervi.

Il nostro consiglio è quello di valutare una polizza sanitaria privata.

Ti consentirebbe di usufruire delle cure mediche di base senza l’ansia di dover mettere mano al portafoglio. I servizi forniti sono spesso eccellenti ma sui costi non è possibile fare un discorso generico.

Dipende da paese a paese e dal livello di assistenza richiesto. Le cure di base costeranno relativamente poco, mentre per le lunghe degenze e le cure specialistiche è evidente che i costi saliranno vertiginosamente.

Insomma, curarsi all’estero può risultare costoso. Moltiplicate tale costo per il numero dei componenti familiari che si trasferiranno con voi e fate i vostri calcoli.