Pensionati italiani in Spagna
Cosa ne diresti di andare a vivere, in pensione, in Spagna? Un grande paese con stile di vita europeo e tutti i vantaggi del Mediterraneo, vale a dire clima mite durante tutto l’anno, cultura, ottimo cibo, persone socievoli, mare, sole e tanta movida.
Per i Pensionati Italiani in Spagna, un altro vantaggio, importantissimo, è che la sanità spagnola è di buona qualità e gratuita per tutti.
Sono migliaia gli europei che hanno compiuto questa scelta negli ultimi anni. La Spagna è diventata una meta ambita anche per gli abitanti del Nord Europa, tra cui spiccano inglesi e tedeschi, sempre desiderosi di sole e di allegria.
Ma lo sapevate che sono tanti i pensionati italiani che hanno deciso di trasferirsi in Spagna? Oltre ai benefici sopra solo accennati, esiste una motivazione economica non secondaria alla base di tale scelta.
Costo della vita più basso per i pensionati italiani in Spagna
Il costo della vita nel paese iberico resta inferiore al resto di gran parte del continente, tra cui l’Italia.
Certo, le condizioni mutano di città in città. Ad esempio, nel Sud della Spagna vivere costa molto meno che in aree più ricche come la Catalogna. L’Andalusia non a caso è una regione povera ma al contempo molto ambita tra gli stranieri.
Questa motivazione è diventata ancora più preponderante negli ultimi tempi.
Il caro bollette ha colpito l’intera Europa, ma la Spagna ha vissuto un po’ meno la stangata per via soprattutto delle temperature relativamente miti anche in inverno in ampie aree del paese.
La lingua non dovrebbe essere un problema insormontabile, data la somiglianza con l’italiano. Comprendere lo spagnolo non è un problema, un po’ più difficile è parlare e scrivere in spagnolo. Mettete in conto che potreste avere bisogno di frequentare un corso di spagnolo.
Ma il costo della vita non è tutto: esiste anche un vantaggio di natura fiscale.
La tassazione delle pensioni in Spagna
Premettiamo che, a differenza di altri stati come il vicino Portogallo o della Grecia, la Spagna ad oggi non ha varato alcuna legislazione per attirare i pensionati stranieri con aliquote basse o nulle.
Resta il fatto che la tassazione sui redditi risulta inferiore a quella imposta in altri paesi europei, tra cui l’Italia.
Per i redditi compresi tra 12.450 e 20.200 euro l’anno, l’aliquota è del 24%. Al massimo arriva al 47% ma bisogna tenere conto della detrazione concessa ai pensionati e pari a 6.700 euro.
In media, si stima che un pensionato italiano in Spagna risparmia il 30% di imposte sull’assegno. E sugli importi medio-alti, il vantaggio diventa ancor più evidente.
Associato al minore costo della vita, il risparmio complessivo sale anche al 50% dell’assegno.
Come si fa a beneficiare della tassazione più favorevole in Spagna? Bisogna trasferirvi la residenza fiscale. E questo presuppone l’iscrizione all’AIRE, l’Anagrafe per gli Italiani Residenti all’Estero.
E’ possibile solo dopo il disbrigo delle pratiche burocratiche con annessa dimostrazione di risiedere nel paese per almeno 183 giorni nell’anno solare, anche non consecutivi.
Come si dimostra la residenza spagnola? Un contratto di locazione o di acquisto di un immobile può essere una buona base di partenza.
Se poi avete figli che frequentano una scuola, di certo aiuterà molto le autorità a capire che il trasferimento non è fittizio ma reale.
Insomma, ogni elemento che possa rivelare lo stanziamento in una città della Spagna sarà utile per accelerare l’iter di approvazione.
Il vantaggio non è per i pensionati INPDAP
Attenzione, perché gli accordi tra Italia e Spagna contro la doppia imposizione riguardano solamente gli assegni erogati dagli enti di previdenza nel settore privato, principalmente l’INPS.
Gli ex dipendenti pubblici non potranno fare valere tale accordo e quindi resteranno sottoposti alla tassazione italiana anche nel caso di trasferimento accertato in Spagna.
Lo stesso dicasi per tutte le prestazioni di natura assistenziale, tra cui la pensione sociale. Queste non saranno soggette alle aliquote spagnole, bensì a quelle italiane
Esiste una legislazione a parte per i pensionati stranieri residenti nelle Canarie, che qui non affrontiamo, ma di cui discutiamo a parte nel sito. Dunque, quanto descritto qui vale per la cosiddetta Spagna continentale.
Pensionati Italiani in Spagna: cessione del quinto per affrontare il trasferimento
Risiedere fiscalmente in Spagna non significa dovervi restare tutto l’anno. Come accennato, basta trascorrervi 183 giorni nell’anno solare (184 giorni negli anni bisestili). Per il resto, si può decidere di passare il tempo ovunque, in Italia o nel resto del mondo.
Chiaramente, essendo la Spagna ad un paio di ore di volo dal nostro Paese, viaggiare avanti e indietro non è difficile, né dispendioso.
Tuttavia, dovete mettere in conto di affrontare alcune spese necessarie per il trasferimento. La caparra per l’affitto o l’esborso per l’acquisto di casa, mobili e quant’altro non riusciate a portarvi dietro dall’Italia.
Se doveste avere bisogno di denaro, la cessione del quinto della pensione può fare al vostro caso. Una rata sostenibile a condizioni convenzionate con INPS.
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Sarà l’ente previdenziale a prelevare mensilmente la rata dall’assegno per versarla al creditore. Questa solida garanzia consente l’accesso al credito anche ai cattivi pagatori, coloro che nel recente passato non hanno ottemperato le scadenze finanziarie e sono iscritti in CRIF.