Pensionati italiani in Grecia

Hai mai pensato di vivere su un’isola del Mediterraneo? Clima mite tutto l’anno, sole, spiagge, buon cibo, gente amichevole, costo della vita medio-basso e tanta tranquillità.

Sono migliaia gli italiani che hanno trasformato questo sogno in realtà, andando a vivere in Grecia. Molti di loro sono pensionati. Facile spiegare perché. Quando non hai più la necessità di risiedere in prossimità del luogo di lavoro puoi spostarti dove più ti piace.

Ma nel caso specifico, esiste un’attrazione in più. Non è né paesaggistica, né culturale o culinaria.

Si tratta di una forte convenienza di tipo fiscale.

Regime fiscale superagevolato

La legge greca 4172/2013 all’articolo 5B consente ai titolari di pensione estera di essere assoggettati a un regime impositivo di favore. In cosa consiste? I redditi conseguiti all’estero da soggetti non residenti nei 5 anni dei precedenti 6 anni scontano un’aliquota forfettaria del 7%.

Pensionati italiani in Grecia

Hai capito benissimo. Anziché pagare le aliquote IRPEF in Italia, che partono dal 23% e arrivano al 43%, addizionali regionali e comunali escluse, un pensionato italiano ha la possibilità di andare a vivere in Grecia e pagare solamente il 7%.

Più alta la pensione e maggiore sarà la convenienza a trasferire la residenza fiscale in Grecia.

Ad esempio, su un importo lordo di 30.000 euro all’anno, in Italia il pensionato pagherebbe di IRPEF 7.200 euro, a cui aggiungere le addizionali, mentre in Grecia appena 2.100 euro. Il risparmio è di almeno 5.820 euro all’anno.

Con un importo di 50.000 euro, il risparmio sale a 15.100 euro. Infatti, in Italia si pagherebbero 18.000 euro, in Grecia 3.500 euro.

Su 100.000 euro, passeremmo dai 36.000 euro dell’Italia ai 7.000 della Grecia: -29.000 euro.

Moltiplicate questi importi per 15 e troverete i risparmi complessivamente ottenuti trasferendo la residenza fiscale in Grecia. Tanti soldi.

E non è solo la pensione a rientrare nel beneficio di cui sopra. Rientrano anche tutti gli altri redditi, purché maturati all’estero, quindi, anche di natura finanziaria. Se avete dei titoli, quindi, pagherete solo il 7% sul rendimento, anziché il 26% italiano.

Pensionati italiani in Grecia

Requisiti per accedere ai vantaggi fiscali in Grecia

Il regime speciale a favore dei pensionati stranieri è concesso dietro il rispetto di alcune condizioni precise:

  • il reddito deve provenire da pensione maturata all’estero;
  • il beneficiario deve trasferire la residenza fiscale in Grecia;
  • il beneficiario non deve essere stato residente fiscale in Grecia in 5 degli ultimi 6 anni;
  • il beneficiario deve provenire da un paese con cui sia stato realizzato un accordo di cooperazione in materia fiscale e deve altresì ricevere la pensione da un ente previdenziale rientrante nell’accordo medesimo.

La domanda per il trasferimento della residenza fiscale deve essere presentata entro il 31 marzo di ogni anno e la documentazione esibita entro il 31 maggio. Lo stato ellenico si prende fino a 60 giorni per rispondere alla richiesta.

Una volta approvata, la domanda consente al beneficiario di essere sottoposto all’aliquota agevolata per ben 15 anni, sempre che i requisiti vengano conservati.

Pensionati italiani in Grecia, vantaggi non per gli ex INPDAP

Fin qui abbiamo parlato genericamente di “pensione” e di “pensionati italiani”. Passando ai dettagli, il quadro si presenta più complesso. Non tutti coloro che hanno finito di lavorare in Italia e sono andati in pensione possono beneficiare del regime fiscale alternativo in Grecia.

L’accordo è rivolto agli ex dipendenti del settore privato, essenzialmente coloro che ricevono l’assegno dall’INPS. Non vale, purtroppo, per gli ex dipendenti pubblici con assegno ex INPDAP.

Possono fare richiesta anche i pensionati INPGI, ENPAM, ENASARCO, INARCASSA, CNPDAC, ENPAV, Cassa Geometri e Cassa Forense.

Trasferirsi all’estero costa

Dicevamo, andare a vivere in Grecia è attraente non solo per i benefici fiscali che ciò arreca ai pensionati, ma anche per diverse altre ragioni tra cui il basso costo della vita, il buon cibo, il clima mite, ecc.
Tuttavia, questo non vuol dire che il trasferimento non comporti il sostenimento di spese. Per prima cosa, infatti, bisogna prendere una casa in affitto o acquistarla. Senza fornire un indirizzo alle autorità elleniche, sarebbe impossibile ottenere la residenza fiscale.
Poi ci sono tutta una serie di costi legati al trasferimento, come le spese di viaggio, l’acquisto di mobili, la caparra al proprietario dell’immobile, l’acquisto di un mezzo di trasporto e via discorrendo.
Non è detto che tutti i pensionati dispongano della liquidità necessaria. Quando si smette di lavorare e l’unica entrata è rappresentata dal reddito di pensione, non sempre risulta facile accantonare denaro.

Un prestito in convenzione

Insomma, trasferirsi in Grecia può anche convenire per pagare meno tasse, ma in prima battuta implica costi. Chiedere un prestito in Grecia è pressoché impossibile perché si risulta stranieri.
Come fare quindi? Per fortuna che esiste la possibilità di richiedere la cessione del quinto.
E’ un prestito personale non finalizzato, nel senso che è erogato senza attinenza a specifici acquisti di beni o servizi. Il debitore può fare quello che meglio desidera per sé con la somma ricevuta.
Dovrà restituirla con il pagamento di rate mensili di importo non superiore al 20% della pensione netta.
Le condizioni applicabili sono quelle di favore previste dalla Convenzione INPS in essere che prevede agevolazioni importanti nei tassi applicabili e semplificazioni nell’iter (aspetto particolarmente importante per chi risiede all’estero).

Cessione del quinto anche a cattivi pagatori

La cessione del quinto ha durata fino a 120 mesi cioè 10 anni. Una volta che il debitore ha pagato i due quinti (40%) delle rate, può fare richiesta di liquidità aggiuntiva allungandone nuovamente la durata residua. Il termine tecnico è rinnovo della cessione.

La rata viene prelevata direttamente dall’INPS e versata all’Istituto Finanziario. Grazie a queste solide garanzie, questo tipo di finanziamento è concesso anche ai cattivi pagatori ed è possibile anche con pignoramento in corso.

In genere, i cattivi pagatori non riescono ad accedere al credito perché sono considerati soggetti a rischio.

Il discorso cambia con la cessione del quinto. La pensione sarà erogata al debitore fino a quando sarà in vita ed è anche assicurata contro il rischio premorienza. Non esiste quindi il rischio insolvenza.

Iter semplicissimo e veloce

Per ottenere la cessione del quinto, il pensionato che abbia intenzione di trasferirsi in Grecia dovrà fornire un documento d’identità italiano in corso di validità e il codice fiscale. La documentazione pensionistica verrà scaricata direttamente da GruppoMoney.it.

Il disbrigo della pratica avverrà interamente a distanza e in pochi giorni, grazie alla posta elettronica e  a Whatsapp.

Se volete saperne di più, questa è la pagina dedicata

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