Pensionati italiani a Cipro
Cipro è un’isola del Mediterraneo orientale, considerata anche la porta d’ingresso per l’Europa.
Chi conosce le vicissitudini geopolitiche, sa che è contesa da molti decenni tra Grecia e Turchia. La comunità internazionale riconosce solamente il governo filo-occidentale di Nicosia, sebbene l’isola sia, di fatto, divisa in due.
Detto ciò, il clima mite durante tutto l’anno, il buon cibo e abitudini di vita molto simili al resto del Sud Europa rendono Cipro una meta allettante non solo per i turisti, bensì anche per quanti volessero andarci a vivere.
Ci sono anche ragioni economiche alla base di questa scelta.
Una ragione consiste nel costo della vita relativamente basso. Un’altra ragione consiste nella legislazione di favore prevista dallo stato cipriota per i pensionati stranieri.
Poche tasse per i pensionati italiani a Cipro.
I pensionati italiani a Cipro, infatti, pagano al fisco cipriota appena il 5% dell’assegno per l’importo superiore ai 3.420 euro l’anno.
Se considerate che le aliquote IRPEF in Italia variano da un minimo del 23% a un massimo del 43%, addizionali regionali e comunali escluse, capite bene quanto possa convenire, ad un pensionato italiano, andare a vivere a Cipro.
Bisogna però rispettare alcune condizioni: bisogna iscriversi all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero), essere in possesso almeno di un contratto di locazione di un immobile e ottenere l’assistenza sanitaria a Cipro.
A questo proposito vi raccomandiamo di conservare la documentazione per un periodo prolungato, dato che le autorità possono verificare il possesso dei requisiti ogni anno e fino al settimo anno successivo alla data in cui si sarebbe dovuta presentare la dichiarazione dei redditi in Italia.
Pensionati italiani a Cipro: bastano due mesi di residenza.
Affinché il pensionato ottenga la residenza fiscale a Cipro, è sufficiente che vi trascorra due mesi durante l’anno solare.
Dunque, un periodo neppure troppo lungo, che consentirebbe di andare e venire in Italia e beneficiare al contempo della bassa tassazione cipriota.
Tenete a mente, però, che gli assegni di importo basso potrebbero risultare tassati più di quanto non sarebbero in Italia.
Un esempio: in Italia un pensionato non paga l’Irpef fino a 8.500 euro l’anno (no-tax area), mentre sopra tale importo pagherà il 23%. Ebbene, su una pensione pari a 8.000 euro l’anno, a Cipro pagherebbe 229 euro, mentre nel nostro Paese nulla (discorso più complesso per le addizionali).
Dunque, i pensionati italiani a Cipro trovano la tassazione più conveniente per gli importi medio-alti. E più l’assegno percepito sale, maggiore la convenienza sul piano fiscale.
Grazie all’accordo contro la doppia imposizione, infatti, l’ente di previdenza erogherà l’assegno al lordo delle imposte (pensione defiscalizzata) e spetterà a Cipro prelevare gli importi dovuti.
Attenzione al fatto, però, che oggetto del beneficio sono solo le pensioni erogate nel settore privato, quindi essenzialmente dall’INPS, non anche quelle percepite dagli ex dipendenti pubblici con trattamento ex- INPDAP.
Pensionati italiani a Cipro: cessione del quinto se servono soldi
Cipro si trova a poca distanza dall’Italia, per cui è possibile fare avanti e indietro tra i due paesi anche per più volte all’anno.
In ogni caso, il trasferimento costa. Pensate alla necessità di prendere casa in affitto o persino di comprarla, di acquistare un po’ di mobili, di contrarre eventualmente una polizza sanitaria e di frequentare qualche corso di lingua greca per poter parlare agevolmente con gli abitanti del luogo.
Non è detto che il pensionato italiano che si trasferisce disponga di tutta la liquidità necessaria o che voglia privarsene.
Per sua fortuna, in soccorso gli viene la cessione del quinto della pensione, un prestito personale rimborsabile fino a 120 mesi con rate mensili dall’importo non superiore al 20% dell’assegno netto.
La rata è prelevata direttamente dall’ente di previdenza e versata al creditore. Grazie alle solide garanzie di cui questi gode, questo tipo di finanziamento risulta accessibile anche ai cattivi pagatori, soggetti che raramente riescono ad accedere al credito.